Sappiamo che i monaci Shaolin sono dei combattenti formidabili, invincibili, capaci di sorpassare le barriere dell’umano e di raggiungere risultati fisici inimmaginabili.
Sappiamo anche che tutto questo è possibile grazie ad un corpo forte, sano e ben allenato. Ma c’è molto di più dietro, molto di più.
Ecco entrare in gioco la meditazione Chan che, dalla notte dei tempi, viene praticata dai monaci con lo scopo di raggiungere la pace interiore.
Non può esistere la forza fisica se essa manca della forza mentale.
Ecco che questa meditazione viene definita anche il ‘kung fu del silenzio‘ e fa parte della formazione dei monaci Shaolin, che eleggono la meditazione Chan come lo scopo principale della vita, ovvero quello di afferrare l’essenza delle cose per sviluppare integralmente la natura umana.
La forza dell’amore, che arriva dalla meditazione Chan trova la sua pratica nella Compassione. Il concetto di Compassione è molto forte nella tradizione e nella Medicina Shaolin. La compassione è ciò che permette al medico curante e al monaco guerriero di entrare in empatia con il suo paziente, di provare delle emozioni forti che vengono trasmesse energeticamente in fase di trattamento.
Questo concetto può sembrare alquanto particolare all’universo occidentale, spesso abituato ad un rapporto freddo e professionale con il proprio medico. Ecco che la Compassione messa in atto dai medici Shaolin scavalca le barriere dell’ordinario e crea un rapporto fra medico e paziente forte e intenso, basato sullo scambio energetico.
Del resto i monaci Shaolin non disponevano e non dispongono tuttora di ospedali, quindi il dolore provocato dai traumi o frutto del combattimento doveva essere curato al meglio, velocemente e in modo profondo.
Questo scambio di energie permette non solo al medico di operare con forza e intensità, ma al paziente di ricevere cure forti, che penetrano in profondità e che sono solo ed esclusivamente pensate e attuate per portargli benessere, salute e forza.
Il risultato è un trattamento che sa, prima di tuttor cancellare il dolore fisico e che poi agisce sulle emozioni, cancellando quelle negative e riportando il corpo ad un equilibrio completo, che comprende il corpo, lo stato emozionale e la mente.
Si tratta di un percorso completo che, ancora una volta, sottolinea come la Medicina Shaolin non si limiti a curare i sintomi di un problema, ma ad andare alla radice per ristabilire l’equilibrio vitale negli uomini.
Una piccola parentesi.
Ci siamo mai chiesti perché i monaci Shaolin vengono anche definiti eletti?
Perché non tutti possono diventarlo. La persona più forte del mondo ma che manca di qualità interiori è indegna di ricevere e di tramandare gli insegnamenti della Medicina Shaolin, quindi solo un mistico può impararla, praticarla e tramandarla agli altri nel corso dei secoli.
Per raggiungere lo stato di misticismo bisogna collegarsi con la Pura Coscienza e l’unico modo per farlo è attraverso la meditazione Chan. Ecco che la meditazione Chan e lo Shaolin kung fu sono una cosa unica e indissolubile e sarà così fino all’eternità.