Il legame fra le arti marziali e la cultura Shaolin non è per nulla frutto dell’improvvisazione, perché si lega alla storia e alle tradizioni popolari. Da secoli viene tramandato il concetto che i monaci, all’inizio racchiusi in una profonda meditazione, compresero che l’esercizio fisico era indispensabile per non ammalarsi e poter vivere una vita fluida nei movimenti e piena di salute.
La pratica delle arti marziali Shaolin si lega alla vita di monaci come pellegrini e già nel 510 vi sono testimonianze attinenti al ‘Pugno di Shaolin’. Altre fonti storiche parlano della nascita del ‘Pugilato Morbido‘ da parte di Hui Guang, mentre Seng Chou sarebbe stato l’ideatore del ‘Pugilato duro’. Nello stesso periodo storico, citando il libro Il Kung Fu di Yves Kieffer e Luigi Zanini*, sarebbe stato inventato lo storico metodo del bastone, chiamato ‘doppia pelle di tigre‘.
Affascinante è la leggenda della nascita di questa disciplina, che vede il discepolo di Batuo Seng Chou impiegare il bastone per separare due tigri feroci che stavano litigando. Da qui la nascita dell’arte marziale che impiega questo strumento e che, nel corso dei secoli, si è evoluta acquistando movenze e tecniche sempre più efficaci e, sicuramente, spettacolari nella loro manifestazione.
Parlando della storia delle arti marziali Shaolin è importante considerare che sono numerose le scuole che in Cina, in Giappone e in Vietnam che ne richiamano la forza e la potenza e che oggigiorno hanno acquisito dei nomi diversi in base alla nazione di riferimento. La quasi totalità degli stili di pugilato cinesi sono riconducibili come origine alla Scuola Shaolin come base di partenza delle arti marziali.
E’ altresì interessante notare che, tecnicamente, le arti marziali Shaolin, o Shaolinquan si distinguono fortemente dalle altre tecniche di pugilato, quindi è importante dividere fra la scuola originaria di arti marziali Shaolin del tempio di Henan e le arti marziali Shaolin più generiche.
Nel corso del tempo ogni luogo di culto, quindi ogni tempio Shaolin ha espanso e raffinato la tecnica delle arti marziali e l’ha resa più ricca ed efficace, così come molti maestri si sono sparsi nel corso dei secoli in tutto l’oriente, dando origine a degli stili talvolta simili, altre volte completamente diversi dall’originale.
Ma in comune, vi è la profonda radice spirituale delle arti marziali Shaolin e una metafora che può spiegare la sua natura più profonda interessa l’acqua torbida. L’acqua torbida del lago, ad esempio è costantemente resa impura dai sedimenti e non è mai cristallina. Le arti marziali Shaolin quietano i venti che muovono questi sedimenti e, in questo modo, l’acqua diventa limpida e trasparente.
Allo stesso modo le arti marziali Shaolin purificano l’essenza umana e permettono di far trasparire la vera immagine del sé, un’immagine migliore, fisicamente emotivamente e mentalmente più libera, forte e sincera.
Il Kung Fu, Luigi Zanini, Yves Kieffer, 1997, Xenia Edizioni